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Come conservare l’olio extravergine di oliva

come si conserva l'olio extravergine

Dal momento della raccolta delle olive più pregiate, la nostra azienda – con passione e amore – si occupa della produzione dell’olio extravergine d’oliva più genuino e nutriente. Un vero nettare, capace di onorare le tavole imbandite e far crescere sani i più piccoli membri delle famiglie italiane.

L’olio genuino, prodotto a regola d’arte, nel rispetto di tutto il procedimento tradizionale è infatti ricco di sostanze nutritive: una vera miniera di benessere, per grandi e piccini.

In questo articolo, vedremo insieme quali accorgimenti adottare, una volta aperta la bottiglia dell’olio extravergine d’oliva, affinché continui a custodire gelosamente in sé tutte le qualità che lo rendono tanto unico e speciale, fino alla sua data di scadenza.


Come conservare al meglio l’olio extravergine d’oliva 

Partiamo dal presupposto che, aver cura del proprio olio, significa preservarlo dalla luce, dall’ossigeno e dal calore. Questi tre fattori possono essere, infatti, completamente deleteri per la sua conservazione ottimale.

Proteggere l’olio EVO dalla luce

La luce del sole, in particolare, sia che sia diretta, sia che sia diffusa, velocizza notevolmente l’irrancidimento. Per evitare queste spiacevoli dinamiche, è bene riporre la nostra dispensa d’olio al buio, nelle taniche di latta originali, evitando di travasarlo con troppo anticipo.

L’ossigeno è nemico dell’olio EVO

Per evitare l’azione deleteria dell’ossigeno, è necessario accertarci di sigillare bene il tappo della latta. Come è risaputo, il passaggio dell’aria all’interno del contenitore provoca l’ossidazione dell’olio. A quel punto, il nostro prezioso nettare extravergine d’oliva non potrà più essere consumato.

Conservare l’olio lontano da odori intensi

La capacità assorbente dell’olio nei confronti degli odori, rende necessario un ulteriore provvedimento protettivo, ovvero la conservazione della nostra scorta d’olio in ambienti privi di odori singolari o eccessivamente intesi.

Mantenere la scorta d’olio EVO a temperatura costante

Per una conservazione ottimale, inoltre, la temperatura ambientale deve oscillare tra i dieci e i venti gradi centigradi. Il caldo eccessivo, infatti, può far diventare l’olio rancido e causare un invecchiamento precoce del prodotto. Sotto i dieci gradi, al contrario, l’olio si congelerà, facendo sì che i grassi insaturi passino dalla forma liquida a quella solida e, decongelandosi successivamente, subiscano la rottura dei legami tra trigliceridi e glicerolo, con una dispersione deleteria di acidi grassi e un rapido irrancidimento globale.

Evitare i contenitori di plastica

È vero, la plastica per alimenti è molto resistente e utilizzatissima in cucina, tuttavia, non è la soluzione adatta per conservare il nostro prezioso olio d’oliva extravergine. Il PET e il PVC, solitamente presenti nei contenitori in ambito alimentare, possono potenzialmente contaminare il contenuto con sostanze nocive. Oltre a questo, la plastica è trasparente e dunque poco protettiva per la nostra scorta di olio.

I contenitori tradizionali in latta sono tutt’oggi la soluzione migliore. Altri materiali adatti sono certamente l’acciaio, il vetro non trasparente e la porcellana.

Queste dinamiche di corruzione della purezza e della qualità dell’olio extravergine d’oliva contribuiscono alla perdita di tutte le preziose sostanze nutritive, senza contare che i repentini passaggi da temperatura alte a basse, e viceversa, hanno il potere di creare un antipatico residuo sul fondo del contenitore, per via del processo naturale di decantazione delle scorie solide.


Come abbiamo visto, l’olio d’oliva extravergine, oltre a possedere un indiscutibile valore gastronomico e alimentare, è anche molto fragile e può incorrere in un veloce deterioramento, se non viene conservato in modo adeguato.

In tutti i casi, dopo aver visto i modi migliori per preservarlo adeguatamente, è bene specificare che anche questo prezioso alimento ha una scadenza ed è sottoposto a un naturale decadimento, al netto di tutti gli accorgimenti possibili. Basti considerare che, dal punto di vista organolettico, l’olio EVO ha il suo apice tra i tre e gli otto mesi. Dopodiché, inizia a deteriorarsi lentamente e poi definitivamente tra i dodici e i diciotto mesi a partire dall’imbottigliamento.

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